Ti capita mai di leggere un libro al tuo bambino? Quanto è importante leggere insieme una storia?
A livello nazionale e internazionale esistono diversi programmi di promozione della lettura nati per coinvolgere famiglie, educatori, pediatri, bibliotecari e librai, proprio perché la lettura (e l’ascolto) di storie è un’attività fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e porta tanti più benefici quanto più precocemente viene intrapresa come attività condivisa tra l’adulto e il bambino.
La “lettura condivisa” è un’attività che coinvolge una figura adulta e il suo bambino in un momento di inter-relazione con l’obiettivo di avvicinare i piccoli al mondo della lettura. Questa attività, che può essere data molte volte per scontata, in realtà ha diversi studi scientifici alle spalle che dimostrano come l’esposizione alla lettura di storie già a partire dai 2-3 anni favorisca lo sviluppo della comprensione verbale in primo luogo e di conseguenza anche le abilità legate alla produzione.
Gli effetti positivi di questa proposta infatti sono molteplici:
migliora le competenze linguistiche, in particolare di acquisizione lessicale;
migliora le interazioni e relazioni genitore-figlio;
migliora l’attenzione condivisa e focalizzata;
consolida l’intelligenza narrativa e la capacità di elaborare e trasmettere emozioni ed esperienze;
stimola la “fantasia”.
Per facilitare tutto questo è importante prestare attenzione alla modalità con cui viene proposta la lettura condivisa, a partire dalla scelta del libro, che ad esempio può essere di tipo sensoriale, con singole immagini, descrittivo, con storie o senza parole, e di conseguenza è adatto a diversi livelli di sviluppo e prevede capacità differenti del bambino. Un altro aspetto da curare è il tempo che si dedica a questa attività, abbastanza lungo da essere significativo, ma abbastanza breve da non portare a frustrazione, e la frequenza con cui viene svolta, in modo che diventi un momento della quotidianità della famiglia. Altrettanto importante è lo spazio scelto per questo momento, che deve essere sufficientemente confortevole e allo stesso tempo non distraente.
L’aspetto più saliente su cui concentrarsi riguarda il “come leggere”: la maggiore efficacia di questa attività infatti si ottiene quando vengono utilizzate strategie extra-linguistiche che favoriscono l’interesse del bambino verso la lettura proposta. Alcune di queste sono ad esempio far girare le pagine del libro al bambino, modulare la voce leggendo in maniera accattivante e utilizzare uno “stile dialogico” durante la lettura ad alta voce. Quest’ultimo consiste nel formulare domande aperte rivolte al bambino, anche per collegare quello di cui parla la storia con esperienze dirette della sua vita, indicare le figure (e/o i simboli in cui è scritto il testo, nel caso si tratti di libri adattati o IN-book ad esempio), ripetere le parole o le frasi quando richieste e incoraggiare a parlare di ciò di cui parla la storia durante la lettura.
La lettura condivisa, oltre ad avere riscontri positivi nello sviluppo linguistico e comunicativo dei bambini, aiuta i genitori a creare dei momenti piacevoli di condivisione con i propri figli e allo stesso tempo ad imparare ad osservare i loro comportamenti e abilità, riscoprendo i propri punti di forza e quelli che invece magari necessitano di un supporto più specifico.
Se vuoi scoprire come supportare lo sviluppo del tuo bambino anche con questa modalità ed avere strategie di “parent coaching” mirate, contatta la Segreteria dello Studio per maggiori informazioni.