Si dice che essere genitore sia il mestiere più difficile nonostante quello forse più naturale, collegato alla nostra parte procreativa e animale. Nonostante ciò, risente delle condizioni storico-sociali-culturali di contesto nelle quali siamo immersi fatte di regole, valori, abitudini, ecc. che possono entrare nelle nostre famiglie sotto forma di aspettative e pressioni sociali.
Inoltre l’essere genitori ha a che fare con la propria storia di figli, dove ognuno rivive modificandolo, il modello genitoriale ricevuto, adattandolo a se stesso e al proprio figlio in un modo unico ma non sempre prevedibile a priori, che per questo può destare disorientamento o frustrazione nel vissuto del genitore. Spesso si tende ad una sorta di equilibrio e di controllo, che poi irrimediabilmente il figlio ha la capacità di destabilizzare, lasciandoci disarmati.
Ecco allora alcune delle molte domande che un genitore si può fare nel rapporto con un figlio: Sto facendo la cosa giusta? Perché non riesco a farmi ascoltare? Come mai per gli altri sembra tutto più facile? Non capisco mio figlio quando si comporta così .. Sta bene? Sta male?
La crescita di un figlio comporta continui cambiamenti che richiedono la conquista di sempre nuovi equilibri da parte di tutta la famiglia. Ogni figlio è “unico” e quindi anche il genitore deve essere “unico” nel rapporto con lui/lei.
Non esiste una ricetta preconfezionata o perfetta, ma esiste un rapporto in continua evoluzione. Pertanto anche un genitore può sentire il bisogno di un consiglio e di un confronto con qualcuno di esperto che possa non solo rassicurarlo ma anche essere in grado di dargli una chiave di lettura nuova su quello che sta succedendo a casa, a scuola, nella relazione genitore-figlio.
Per prenderti cura di questo rapporto speciale, anche nei momenti in cui ci sentiamo più messi alla prova, puoi contattare lo Studio chiedendo un colloquio di sostegno alla genitorialità: ci prenderemo il tempo per parlarne insieme!