Come raccomandato dalle linee guida in tema di DSA-disturbi specifici di apprendimento (2011), dopo aver lavorato per potenziare le abilità scolastiche (lettura, scrittura, comprensione del testo, calcolo) risultate più deboli con un intervento specialistico svolto da professionisti formati, è utile intervenire affinchè lo studente apprenda strategie per uno studio efficace e per quanto possibile autonomo.
Per intervenire sul metodo di studio è utile che oltre all’arricchimento del bagaglio di strategie, vengano inseriti alcuni strumenti compensativi.
L’uso di strumenti compensativi è stato regolamentato in ambito scolastico dalla Legge 170/2010 che prevede l’obbligo nei diversi ordini di scuole e nelle Università di garantire l’introduzione di strumenti compensativi, compresi mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche.
Cosa sono gli strumenti compensativi
Gli strumenti compensativi sono strumenti che permettono a ciascuno di esprimere il proprio potenziale nell’apprendimento. Consistono in strumenti tecnologici o didattici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria (Linee guida DSA, 2011).
Tali sussidi non sostituiscono la prestazione dal punto di vista dell’apprendimento concettuale, ma strumentale, ovvero vanno a compensare la prestazione che a causa del disturbo risulta deficitaria (ad es: la sintesi vocale compensa la lettura ad alta voce, la tavola pitagorica compensa le difficoltà nell’automatizzazione delle tabelline). Alcuni sono di tipo tecnologico, mentre altri sono di tipo cartaceo o didattico.
Tipi di strumenti compensativi
Gli strumenti compensativi possono essere classificati a seconda dell’abilità strumentale a cui forniscono supporto.
- Per la lettura: la lettura dell’adulto, la sintesi vocale, i libri digitali, gli audiolibri;
- Per la scrittura (sia per la componente ortografica che grafo-motoria): l’utilizzo di un programma di videoscrittura con correttore ortografico; la digitazione vocale (ovvero la possibilità di dettare al computer che trascrive in parallelo quanto dettato);
- Per il calcolo: la tavola pitagorica, la calcolatrice, l’uso di formulari e tabelle;
- Per lo studio: linee del tempo, mappe concettuali realizzabili sia in cartaceo che in formato digitale tramite l’utilizzo di appositi programmi;
- Per le lingue straniere: tabelle e mappe, flash card (carte con immagini e parole da memorizzare), dizionario digitale.
Raccomandazioni nella proposta di strumenti compensativi
Gli strumenti compensativi vanno inseriti con gradualità nella pratica didattica, solitamente a partire dalla classe terza della scuola primaria e la scelta degli strumenti più opportuni dipende dalla specifica situazione, dalle fragilità emerse nel profilo diagnostico, dalle risorse dello studente e della sua famiglia, dalle modalità didattiche, dal tipo di richieste scolastiche.
Per fare in modo che lo strumento venga utilizzato efficacemente nello studio a casa e a scuola, è fondamentale che l’alunno abbia avuto il tempo per familiarizzare con lo strumento, grazie a un lavoro con lo specialista, solitamente uno/a psicologo/a che si occupa di disturbi dell’apprendimento.
Tale lavoro permette di prendere confidenza in un contesto protetto e rassicurante con lo strumento e di acquisire quella padronanza e serenità indispensabile, affinché ci sia la generalizzazione della competenza appresa, ovvero l’utilizzo della competenza anche in altri contesti al di fuori dello studio dello specialista.
Per fare un esempio, un ragazzino disgrafico che presenta una grafia difficilmente decifrabile, può essere avviato all’uso della videoscrittura. Affinché la scrittura al computer sia veramente efficace, l’alunno dovrà acquisire velocità e destrezza nella digitazione sulla tastiera; sarà pertanto fondamentale che alleni la competenza compensativa della digitazione sulla tastiera prima di proporgli di utilizzare il pc per l’esecuzione di compiti a casa e per le attività in classe. In questo modo si allenerà e quando si sentirà competente, potrà utilizzare il computer anche per la scrittura di lavori per casa e la scrittura di testi o la scrittura di appunti in classe.
Altro aspetto fondamentale per una piena consapevolezza ed utilizzo degli strumenti compensativi da parte dei ragazzi, consiste nella fattiva accettazione delle caratteristiche di apprendimento del proprio figlio da parte dei genitori e l’apertura degli stessi ad adottare metodi flessibili e innovativi per permettergli di raggiungere gli obiettivi scolastici.
Inoltre, è molto importante anche la collaborazione da parte della scuola, per un raccordo sulle strategie e i sussidi che lo studente ha il diritto di utilizzare in classe e nello studio a casa.
Per tale motivo è fondamentale che ci sia una proficua collaborazione e comunicazione scuola-famiglia-specialista, per comprendere come, quando e quali strumenti compensativi inserire nel percorso scolastico dello studente, per garantire il suo diritto allo studio e massimizzare le sue possibilità di riuscita.
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About Vanessa Buson - Psicologa
Psicologa dell’età evolutiva: valutazione, diagnosi e trattamento dei disturbi di apprendimento e del neurosviluppo.