Quello appena trascorso, è stato un anno e mezzo caratterizzato un po’ per tutti da incertezze e preoccupazioni, variazioni nello stile di vita, che spesso hanno portato a rinunce e hanno richiesto significativi adattamenti.
Ciò non ha coinvolto solo noi adulti, ma anche i bambini, che hanno dovuto affrontare periodi di isolamento, cambiamenti delle proprie routine, allontanamento dai pari e dall’ambiente scolastico, interruzione delle attività sportive, ecc. Oltretutto, nonostante l’impegno dei genitori per alleggerire la situazione, non sempre risulta semplice nella testa di un bambino comprendere perché avviene tutto ciò (non è semplice nemmeno per noi adulti, figuriamoci per i più piccoli!) e ciò aumenta il carico di ansia nel trovarsi di fronte all’ignoto, senza riuscire ad avere delle risposte chiare e la certezza di ciò che accadrà.
La pratica psicomotoria, proprio per le caratteristiche che la contraddistinguono, si rivela uno strumento efficace per accompagnare i bambini in questo periodo particolare e spesso complicato.
Innanzitutto durante gli incontri di psicomotricità i bambini hanno la possibilità di correre, saltare, fare capriole, sperimentare le proprie possibilità motorie a 360°. Sicuramente durante gli ultimi mesi, a causa delle restrizioni descritte in precedenza, si sono ridotte le possibilità di movimento per i bambini, con grande impatto sul loro sviluppo. Attraverso il movimento i bambini infatti scoprono sé stessi, le proprie capacità e i propri limiti, imparano a conoscere lo spazio che li circonda, fatto di alto-basso, vicino-lontano, dentro-fuori.
In secondo luogo, la pratica psicomotoria pone molta attenzione agli aspetti relazionali. Attraverso il gioco ed il movimento il bambino impara a confrontarsi con i pari, ad ascoltare, condividere, scontrarsi e risolvere i conflitti, affermare sé stesso ed accogliere l’altro. Sono competenze che i bambini apprendono sicuramente dai genitori nelle prime fasi di vita, ma che poi sviluppano e fanno proprie sperimentandole sul campo, vivendo il tempo di gioco libero tra bambini, provando sulla propria pelle fallimenti e conquiste. In un periodo in cui le relazioni interpersonali sono ristrette al minimo ecco che avere la possibilità di fare esperienza in un contesto che mette al centro proprio la persona è sicuramente un’esperienza arricchente per i bambini.
Infine l’importanza data alle emozioni. All’interno del contesto psicomotorio, il bambino ha la possibilità di esprimere i propri vissuti, mettere in gioco le proprie paure, affrontare i suoi fantasmi, in un contesto protetto, in cui il terapista, attraverso il gioco, lo guida nel vivere queste sensazioni, comprenderle e affrontarle al meglio. Non sempre i bambini hanno la capacità di esprimere verbalmente ciò che provano, ma spesso lo esternano nei loro giochi, attraverso l’invenzione di mostri o creature particolarmente spaventose o attraverso dinamiche di aggressività, che nascono un’insicurezza di base. Vivendo queste situazioni all’interno del gioco, con la guida del terapista, il bambino impara gradualmente a fare ordine anche dentro di sé.
Presso lo studio “Le Metamorfosi”, svolgiamo le attività nel pieno rispetto delle normative vigenti e adottando tutte le misure di sicurezza necessarie alla situazione, in modo che i bambini possano vivere un’esperienza di crescita in totale sicurezza.
Una leggenda narra che un giorno il dio Shiva decise di scendere dal monte dove si era ritirato per meditare ed incontrò sua moglie, Parvati, lungo il fiume. Iniziò ad insegnarle questa meravigliosa arte che aveva imparato durante migliaia di anni di meditazione: lo yoga. In quel momento passò per caso lungo il fiume il signore dei pesci, Matsya, che rimase abbagliato dal racconto di Shiva, iniziò ad ascoltarlo di nascosto, imparò ed imitò tutte le posizioni, finché venne mutato in uomo dai magici poteri di questa disciplina.
Una volta trasformato in essere umano iniziò ad insegnare agli altri uomini questa pratica, che fu tramandata di volta in volta da maestro a discepolo.
Se Matsya attraverso lo yoga si è trasformato da pesce a umano, noi, che siamo già umani, in cosa ci potremmo mai trasformare praticando lo yoga?
Inizia così il primo incontro dei percorsi di yoga per bambini, raccontando loro la leggenda sulle origini dello yoga e ponendogli una semplice domanda che lascia ampio spazio alla fantasia e li fa entrare nel magico mondo di questa pratica. I percorsi di yoga sono come un viaggio, tra vari mondi, alla scoperta di sé stessi e del proprio io più profondo, ma non solo. Analizziamo gradualmente le sfere che si vanno a stimolare con la pratica yoga.
Innanzitutto la conoscenza del proprio corpo. Attraverso giochi di movimento, in cui vengono proposti diversi ritmi e andature, imitazione di posizioni (asana) e automassaggi, i bambini imparano a conoscere le diverse parti del corpo, a sperimentarne i movimenti possibili e a coordinarle in modo sempre più preciso.
Una volta fatta esperienza con il proprio corpo si passa ad un livello di maggior profondità e ci si concentra sul respiro. Tutto viene fatto in modo graduale, in modo da lasciare al bambino il tempo di familiarizzare con la pratica. Si partirà quindi da semplici giochi che coinvolgono il soffio per arrivare a momenti di rilassamento, in cui verrà richiesto di concentrarsi su di sé e sul proprio respiro, imparando a regolarizzarlo. In questo modo si lavora indirettamente anche sulle emozioni, andando a sciogliere eventuali tensioni accumulate a livello addominale.
Durante gli incontri vengono proposte diverse attività che richiedono concentrazione. Il messaggio che si vuole passare attraverso lo yoga è quello della calma, della pace, del saper fare le cose lentamente, ponendo attenzione a tutti i dettagli. In questo modo i bambini possono aumentare i propri livelli di attenzione e concentrazione sulle attività.
Un altro aspetto importante è quello della cura di sé e degli altri. Si dedica sempre una parte degli incontri ad attività di automassaggio o massaggio in coppia o gruppo. Ciò permette di imparare nuove modalità di relazionarsi a sé stessi e agli altri, imparando a rispettare gli spazi di ognuno e ad avvicinarsi con delicatezza.
Attraverso lo yoga i bambini posso sviluppare diverse componenti del proprio essere all’interno di un ambiente sereno che propone attività divertenti e motivanti. Ciascun incontro prevede una serie di rituali che aiutano i bambini a riconoscere di volta in volta l’ambiente in cui viene svolta la pratica yoga e a crearne un contorno. Vengono poi alternati momenti di gioco, rilassamento, fiabe e massaggio, adeguando sia i tempi che la tipologia di attività all’età dei partecipanti.
Quindi che dire? Aspettiamo i vostri bambini ad una delle nostre classi di Yoga!
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